In Italia si parla sempre più spesso di intercultura e di dialogo tra differenti popoli con tradizioni linguistiche, culturali e religiose differenti. Siamo un Paese che si confronta con il tema dell’immigrazione da moltissimo tempo.
Mariangela Giusti, professore associato all’Università degli Studi di Milano-Bicocca da anni si occupa del tema. In “Immigrazione e consumi culturali” (Editori Laterza, 2011) propone alcuni interessanti spunti che riguardano i luoghi fisici o virtuali di incontro e di scambio.
I musei, con i positivi esempi di Modena con il Museo Civico Archeologico Etnologico, oppure i Musei Civici di Reggio Emilia o ancora la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo rappresentano i primi luoghi di incontro.
“Gli spazi di un museo – sostiene Mariangela Giusti – sono di per sé educativi, sono spazi di crescita e di apprendimento dove ciascun utente è un soggetto unico e la capacità di ciascuno di mescolare, assimilare, rielaborare frammenti di culture diverse può diventare una condizione per la crescita di tutti.
I musei sono luoghi della memoria collettiva e le scuole possono essere parte attiva del lavoro che essi compiono e promuovono”. La positività e il gradimento di queste iniziative è testimoniato dalle interviste fatte con gli immigrati nel corso della ricerca che sta alla base del lavoro citato poco fa. Nei musei, gli immigrati hanno trovato modo di veder valorizzata la propria cultura e di poter conoscere in maniera più approfondita quella del nostro Paese in un connubio che avvicinava le differenti realtà, favorendo l’inserimento nel tessuto sociale.
” Per i ragazzi di 16-25 anni (invece) – spiega ancora Giusti – dopo la scuola si crea una fascia di vuoto dove ciò che conta è solo il consumo di beni negli shopping malls…il consumo è un’attività correlata all’espressione dell’identità, nel senso che più che acquistare prodotti si acquistano simboli.
Non poteva poi mancare il web. “Le seconde generazioni – dice Mariangela Giusti – sono protagoniste in diversi portali: www.secondegenerazioni.it, www.associna.com sono strumenti di vita e di cultura”.
Un altro esempio efficacissimo, è Crossing Tv, una web tv creata da una redazione interculturale di ragazzi tra i 16 e i 25 anni avviata a Bologna nel 2008 con la volontà di superare gli stereotipi tradizionali e i pregiudizi attraverso la conoscenza.
Per chi ama la carta stampata invece, “Yalla Italia” è un mensile con “l’obiettivo di dar forma alle seconde generazioni e di creare un ponte tra la società italiana e la cultura araba…abbattendo il punto di vista diffuso che individua come caratteristica portante dell’identità musulmana quella di essere estremista” viagra aus indien.