Trasformazione. Il mondo intorno a noi sta cambiando rapidamente. Tra le parole chiave di Internet, ci sono due concetti che non sono nuovi, ma che stanno assumendo un significato diverso: la personalizzazione e la condivisione.
L’economia digitale, così come ci rende più informati e consapevoli, ci permette di acquistare prodotti che sono più vicini alle nostre esigenze. Più alto è il livello tecnologico più interessante è la possibilità.
Qualsiasi informatico preferisce assemblare il proprio PC con i migliori componenti, piuttosto che acquistare un hardware pre-assemblato. Lo stesso vale per tutte le tecnologie professionali, dove ogni componente deve essere scelto in quanto la qualità complessiva è figlia della eccellenza delle sue parti.
Anche il mondo della moda si sta muovendo in quella direzione. Un total look molto sofisticato non funziona più. I clienti tendono a mescolare prodotti di diversa provenienza per dare al proprio look una personalità diversa e riconoscibile.
Le possibilità di personalizzazione sono solo state prorogate da Internet che è diventato anche un luogo per condividere le nostre scelte. Da un lato, prima di acquistare, è facile ottenere informazioni di prima mano da parte degli utenti che sono passati attraverso le stesse esperienze. Dall’altro, è possibile essere riconoscibili in una comunità secondo l’originalità delle nostre scelte.
Questo consumatore “evoluto” cura la propria immagine, assembla pezzi con criteri diversi sia quando si veste la mattina, sia quando riordina la scrivania, sia al momento dell’acquisto di una vettura o di una motocicletta. L’affinamento continua nel tempo, e questo approccio è in corso non tanto per necessità, ma come un piacere da condividere con gli amici.
Cinque giovani designer affronteranno questo stimolante scenario nella terza edizione del BMW Creative Lab, il laboratorio per giovani talenti italiani e stranieri che studiano nel nostro Paese, ideato da BMW Italia e Designworks. Il partner dell’edizione 2016 sarà Stone Island.
Luca Mazzon (Italia) studente dello IED Milano, Alicia Pickney (USA) proveniente dalla Domus Academy, Kristian Terzeiev (Bulgaria), Karimian Azary Nikoo (Iran) e Luca Musciatelli (Italia) tutti e tre del Politecnico di Milano, proporranno le loro riflessioni sul tema, proveniendo da contesti interculturali e formativi profondamente diversi tra loro. Il vincitore del BMW Creative Lab 2016 avrà la possibilità di due stage formativi di sei mesi nelle due aziende.
La sfida sarà incentrata sulla “trasformazione” del prodotto, in base alle esigenze e necessità di ciascuno dei “curatori”, o singoli consumatori. L’idea generale è “natura e artificio”, nella accezione proposta da Gillo Dorfles. Ogni trasformazione è il risultato dell’azione umana e la natura è il risultato del nostro modo di fare “artificio”.