Alessandro Zanardi non finisce mai di stupire. Ieri ha vinto per la sesta volta la maratona di Roma con il tempo di 1 ora 10 minuti e 6 secondi. Dopo aver incantato circa 4 mila ragazzi al Palasavelli di Fermo, intervistato da Neri Marcorè ha poi dominato una gara che sarà ricordata per il violento acquazzone che ha flagellato il percorso, rendendo la performance di Alex Zanardi ancora più straordinaria.
Il tempo fatto segnare nel 2017 è di soli 50 secondi superiore a quello record dello scorso anno. “Correre nella città più bella del tempo ti da’ sensazioni magnifiche. Stavo bene, ho cercato di migliorare il record ma poi sui sampietrini bagnati si è complicato per tutto…” ha commentato il campione di Castel Maggiore (Bologna).
Passione e curiosità erano stati i grandi temi trattati da Alex Zanardi nel corso dell’incontro con i giovani di Fermo. Le stesse che da sempre sono le chiavi di lettura delle straordinarie performance che l’atleta bolognese ha inanellato da quando, dopo il terribile incidente automobilistico, ha cominciato a gareggiare in hand bike conquistando anche quattro medaglie d’oro e due d’argento ai giochi di Londra e Rio de Janaeiro.
In un recente incontro a Salice d’Ulzio, come testimonial della scuola di sci per disabili supportata da BMW Italia, ha dichiarato che la nuova sfida sarà Tokyo 2020 e che dopo quel traguardo si potrebbe pensare anche a nuove avventure in altre discipline.
I prossimi impegni di Alex Zanardi saranno all’insegna del triathlon, una disciplina molto impegnativa che lo ha già visto protagonista alle Hawaii nella gara mondiale di Kona
“Quando ho fatto il mio primo triathlon sulla lunga distanza nel 2014, ho subito capito che questo sport rappresenta qualcosa di speciale”, ha continuato Zanardi. “La grande passione e l’entusiasmo che ho sentito alle Hawaii, hanno contribuito a renderla uno delle cose migliori che abbia mai fatto. Quindi è vero che non vedo l’ora di immergermi ancora di più in questa disciplina e di iniziare la sezione a nuoto a Klagenfurt, con il chiaro obiettivo di migliorare e di sviluppare le mie prestazioni sulla lunga distanza”.
1 Commento
ANDREA ALESCIO
3 Aprile 2017 at 21:05Alex sei un mito.
Un maestro
Andrea