Bentornati in Fronte del Borgo! Quest’oggi proseguiamo il nostro viaggio grazie alla voce di due infiltrati molto speciali: Giulia Filippone e Adriano Pugno, ex studenti della Holden, rimasti a scuola in parte allo staff.
Giulia ha frequentato la Holden dal 2013 al 2015, prima di iniziare la sua collaborazione lavorativa con la scuola: i primi passi nella rinnovata Caserma Cavalli li ha mossi proprio la sua classe di iscritti. Ha visto nascere e crescere lo spazio fino alla sua trasformazione: “Qui alla Scuola Holden, Fronte del Borgo è il luogo in cui sono i più piccoli a occuparsi di storie. Ci giocano, le smontano, le attraversano, le modellano e le ricostruiscono come solo a quell’età si sa fare. È un lavoro serio quello del narratore: una sfida, ma anche una bellissima avventura. Bisogna uscire dalle sicurezze della propria aula, attraversare la città e raggiungere un’officina fantastica piena di libri, mappe di mondi straordinari e immagini di personaggi coraggiosi attaccate alle pareti. Occorre lasciarsi guidare da mentori sorridenti, superare difficili prove insieme ai propri compagni, raccogliere tutta la forza di cui si dispone e, a volte, persino trovare il coraggio di… leggere in pubblico! Niente spade, ma penne. A muovere la lotta è la fantasia. Al posto di scudi, pagine piene e come bottino una succulenta merenda. E alla fine del viaggio? Tutti fuori a correre in cortile, inseguendo un pallone e una nuova storia da raccontare.”
Adriano, anche lui ex studente e ora parte dello staff , è stato convocato da Fronte del Borgo per un’esperienza davvero particolare…: “Capita che un giorno io sia chiamato a fare da giurato a una gara. Una gara di storie. Loro, i partecipanti, sono ragazzi di scuola media. Intorno a loro il galeone di Fronte del Borgo. Da qualche parte, a babordo, la maestra e qualche sedia vuota, ad aspettarmi. Andare a giudicare i pirati non è una passeggiata – anzi, una nuotata. Il rischio che quei filibustieri mi buttino in mare mi fa sudare freddo. Poi gli altri giurati e io ci sediamo, buoni buoni, e la ciurma si mette a raccontare. A raccontare la stessa identica storia, in gruppi di tre o quattro pirati. Una marea di voci, di risate, di emozioni, di sguardi tutti diversi che trasformano, deformano, rimodellano personaggi e fatti accaduti. E che personaggi, che fatti! Gare di smutandate (!), alieni, avventure, improbabili youtuber, cattivi che fanno morire dal ridere. Vorrei provare a raccontarvela, questa storia. Davvero. Ma credetemi, non sarebbe la stessa cosa. Parola di giurato”.
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