Oltre 200.000 persone sono coinvolte nel programma CSR di BMW Italia dal 2001 a oggi: dal 2015 la sua “casa” virtuale è SpecialMente, l’articolata piattaforma web che ne raccoglie tutti i contributi e le iniziative.
Il progetto di responsabilità sociale d’impresa SpecialMente è una piattaforma che include tantissime attività. Testimonia come il tema sia radicato nella cultura aziendale di BMW Italia: in linea con la strategia del BMW Group. Ma anche punto di riferimento all’interno dell’universo della Casa di Monaco, in termini di intensità, integrazione e capacità di agire nel tessuto sociale nel quale si opera. Per questo motivo è importante avere dei programmi definiti, ma è anche fondamentale misurare i risultati che vengono conseguiti attraverso iniziative e progetti dedicati. A questo proposito sono oltre 200 mila le persone raggiunte in questi anni, con varie modalità.
“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Sergio Solero, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia – di questi risultati che nascono dall’impegno di tutta l’azienda e dal coinvolgimento dei collaboratori dei concessionari e dei partner”.
SpecialMente ha radunato sotto un unico “cappello” tutte le attività che BMW Italia ha implementato in diversi settori fin dall’inizio del 2001, quando iniziò la collaborazione con la Divisione di Neuroscienze del Prof. Gianvito Martino, oggi Direttore Scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano, che diede vita alla BMW Research Unit–OSR.
“Da quando abbiamo iniziato ad occuparci di Corporate social responsibility – ha dichiarato Roberto Olivi, Direttore relazioni istituzionali e comunicazione di BMW Italia – abbiamo fatto tanta strada. Dal 2014 poi abbiamo strutturato in modo più organico le nostre iniziative, in linea con la filosofia del BMW Group, e nel rispetto delle iniziative avviate nel nostro Paese. È nato così “SpecialMente” un nome che è diventato il simbolo del nostro impegno in tema di inclusione sociale, dialogo interculturale, sicurezza stradale, ma anche cultura
e sostenibilità. Un simbolo che ha fatto del linguaggio della differenza una ricchezza per i nostri valori e che ci ha aiutato a mantenere una posizione di leadership in termini di reputazione in Italia”.
Da allora tanto è stato costruito insieme alle varie realtà che si sono aggiunte lungo il cammino.
Per esempio il progetto nato dalla cooperazione con Dynamo Camp e Ospedale San Raffaele ha visto nascere un programma di supporto alle sessioni dedicate ai ragazzi colpiti da malattie neurodegenerative e alle loro famiglie; oppure SciAbile, la scuola di sci per disabili nata a Salice nel 2003. Dalla conoscenza con il mondo delle discipline sportive e Paralimpiche è nato il progetto BocciaRio, sviluppato con la Federazione degli Sport Paralimpici e Sperimentali, che mira a costituire una rappresentativa italiana in grado di partecipare a Tokyo 2020.
In ambito di intercultura sono state organizzate, nel 2014 e nel 2016, le Giornate Interculturali con l’Università di Milano – Bicocca tramite il coordinamento scientifico della Prof. Mariangela Giusti.
Analogamente, l’appoggio ai premiati italiani dell’Intercultural Innovation Award del BMW Group ha portato nel 2016 al supporto di una Summer School realizzata dall’organizzazione Africa Mediterraneo destinata agli operatori del settore. L’aiuto al Centro giovani 2.0, realizzato da Save the Children di Amatrice, ha rappresentato un punto per ripartire dopo il terremoto.
In tema di sicurezza stradale grazie al BMW Kids Tour e alla BMW Driving Experience, abbiamo contribuito alla diffusione di una cultura della sicurezza.
In tema di sostenibilità con il car sharing DriveNow a Milano e con l’impegno della filiale di BMW Italia abbiamo fornito una chiara visione della mobilità urbana del futuro e dell’utilizzo responsabile delle risorse. In ambito culturale, le nostre relazioni con il Teatro alla Scala, La Milanesiana e La Triennale a Milano, il Teatro dell’Opera e il MAXXI a Roma testimoniano i nostri valori e l’impegno nel tessuto del Paese.
Infine, il sito www.specialmente.bmw.it, nato alla fine del 2015, nei suoi due anni di vita ha ospitato oltre 350 contributi ed è stato visitato da oltre 80 mila persone.
Abbiamo così provato a sintetizzare il nostro impegno attraverso alcuni numeri che raccontano, da un lato, cosa siamo stati capaci di fare in questi anni e, dall’altro, rappresentano la base per essere ancora più presenti all’interno della società in futuro.
1 Commento
Rossi Alberto
22 Dicembre 2017 at 13:26Tutto molto interessante…ma nel frattempo muore nelle nostre strade molta gente..per la grave mancanza di attenzione sulla sicurezza stradale…come il mio carissimo amico e compagno in molte avventure in Asia..è deceduto per la mancanza di professionalità e responsabilità degli enti predisposti per la sicurezza stradale, distruggendo lui e la sua famiglia…