ARTEPARCO è arrivato alla terza edizione. Dal 1° agosto a Pescasseroli (AQ) presso il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è visibile l’installazione site specific “Un tempo è stato” dell’artista Alessandro Pavone (Trento, 1973).
ARTEPARCO è un progetto culturale nato con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, uno dei luoghi naturalistici più antichi e suggestivi d’Italia.
Come nelle due edizioni precedenti, BMW Italia è presente come Main Partner dell’iniziativa, che gode del Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l’impegno rivolto alla valorizzazione del territorio dimostrato negli anni.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Ente Parco, il Comune di Pescasseroli e PARCO1923 –marchio di profumi ispirato alle piante e ai fiori del Parco – ed è realizzato grazie al supporto di BMW Italia.
La filiale italiana della casa di Monaco anche quest’anno mette a disposizione del Parco le BMW Active Hybrid E-Bike, offrendo la possibilità di scoprire in modo inedito le bellezze naturalistiche di uno dei luoghi più incontaminati d’Italia e Sky Arte, il primo canale televisivo dedicato all’arte in tutte le sue forme.
L’opera di Alessandro Pavone: Un tempo è stato
Dopo il successo delle prime due opere, Animale – Vegetale (Il Cuore) dell’artista-designer Marcantonio e (specchi angelici) dell’artista Matteo Fato, protagonista della terza edizione di ARTEPARCO è Alessandro Pavone con l’opera “Un tempo è stato”.
L’artista ha immaginato un’imponente installazione lignea site-specific (5×2 metri circa) raffigurante un tronco di braccio umano, dalla cui mano sembra nascere uno degli affascinanti alberi presenti nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: una riflessione sul legame tra uomo e natura, sulla meraviglia del ciclo della vita, così breve per l’esistenza umana rispetto al mondo naturale.
Le Foreste Vetuste del Parco, infatti, riconosciute Patrimonio UNESCO nel 2017 per il loro eccezionale valore naturalistico e per l’incredibile biodiversità che le contraddistingue, hanno oltre cinquecento anni e sono giunte alla fase senescente della propria vita.
“Un tempo è stato” trae concettualmente ispirazione proprio dall’immagine di un albero che, al termine della propria esistenza, cade a terra con uno schianto improvviso nel silenzio, assumendo le sembianze di un braccio umano.
L’opera, interamente realizzata in legno, è costituita da elementi sagomati ricavati da un tronco di larice secolare, sradicato dalla tempesta di Vaia in Trentino nel 2018.
Pavone, coerentemente con una visione che mira alla più alta salvaguardia della natura, ha infatti personalmente individuato l’albero con il supporto del servizio di custodia forestale del comune di Folgaria (Trentino), dando origine con il progetto ad un ponte ideale tra Trentino e Abruzzo, territori accomunati da un’attenzione unica alla valorizzazione naturalistica.
“Un tempo è stato” si integra perfettamente nel paesaggio del Parco anche grazie alla coerenza organica che l’artista ha ricercato nella progettazione della struttura interna dell’opera.
Gli incastri della scultura sono infatti realizzati seguendo il metodo delle impalcature rinascimentali, rivelando la volontà di salvaguardare lo spirito originale dell’albero, che torna alla vita tramite un nuovo albero: i materiali si fondono in una composizione bilanciata che riflette la sua armonia estetica.
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