Culture

Rimini – Il Rex di Fellini.
Quinto racconto scritto da Giorgio Terruzzi per il progetto “Prendi la targa” in collaborazione con BMW e iFoodies.

imini – Il Rex di Fellini. Quinto racconto scritto da Giorgio Terruzzi per il progetto “Prendi la targa” in collaborazione con BMW e iFoodies.

È on air il quinto racconto, dedicato a Fellini, del progetto “Prendi la targa, venti tappe italiane per fare memoria” ideato dal giornalista e scrittore Giorgio Terruzzi e realizzato grazie alla partnership di BMW Italia con iFoodies. Le venti storie raccontate dalla inconfondibile voce di Terruzzi sono pubblicate con cadenza settimanale e sono raggiungibili dal canale Instagram di BMW Italia, sul sito www.bmw.it/prendilatarga su www.specialmente.bmw.it e su www.ifoodies.it

« Prima, molto prima di vedere il mare, percepisci che al mare sei arrivato. Il mare di Rimini, intendiamoci. Evocato da segnali di un entroterra previsto. Cartelloni mirabolanti, incroci tra frasche e resti da prostituzione notturna, strade dritte e luce bianca, alta all’orizzonte. Anziani in bicicletta. Canottiera, braghe corte blu. Bici da donna, quasi sempre, per una prima immagine da cinematografo, da Amarcord. I culi delle contadine che sulla sella si insediano, si accomodano, si incastrano, sotto gli occhi di fannulloni professionisti, sguardi da piazza, da caffè.

Amarcord. A m’arcord. Mi ricordo. Federico Fellini torna a casa, torna indietro sino ai primi anni Trenta, per un film datato 1973 che fa memoria a ciascuno di noi, come se fossimo nati in quel posto là, Romagna mia, sua, nostra. Un luogo comune, dove peccare d’estate e pentirsi d’inverno, come raccontava Federico, che a Rimini era nato, 20 gennaio 1920. Anche se poi, Amarcord, il titolo, prese ispirazione da tutt’altro. Dalla frase con esclamativo finale di chi entrava al bar ordinando un “Amaro Cora!” tutto attaccato, “Amarocora!”.  Amarcord.»

 

Pubblichiamo come di consueto l’inizio del racconto, inserito nel progetto “Prendi la targa”, che è possibile ascoltare interamente, letto dalla voce di Giorgio Terruzzi, qui:

 

I contenuti editoriali verranno pubblicati con cadenza settimanale.

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