Culture Sustainability

BMW Italia si conferma anche quest’anno Main Partner di ARTEPARCO. La quinta installazione site specific per il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è “Liberi tutti” dell’artista Valerio Berruti

BMW Italia rinnova l’impegno per ARTEPARCO, progetto artistico ideato da Paride Vitale e patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica.

Dal 23 luglio 2022 sarà visibile a Pescasseroli, nelle foreste del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise l’opera “Liberi tutti” di Valerio Berruti (Alba, 1977). L’installazione è pensata specificatamente per la quinta edizione di ARTEPARCO. Un’iniziativa che si propone di portare l’arte contemporanea all’interno del patrimonio naturalistico del Parco Nazionale. Per l’impegno alla valorizzazione del territorio dimostrato, ARTEPARCO gode del Patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica.

ARTEPARCO

L’iniziativa nasce da un’idea di Paride Vitale, fondatore dell’omonima agenzia di comunicazione e imprenditore legato al territorio. Vede la collaborazione tra Ente Parco, il Comune di Pescasseroli e il brand di profumi PARCO1923. Il progetto è realizzato grazie al supporto di BMW Italia, che da sempre dimostra una particolare attenzione ai temi della sostenibilità e della protezione ambientale. Con quello di GORE-TEX, azienda leader nelle tecnologie per capi outdoor, e Sky Arte, il canale dedicato alla cultura e all’arte.

BMW e ARTEPARCO

“Cinque anni fa – ha dichiarato Roberto Olivi, Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di BMW Italia – abbiamo deciso di diventare partner di ARTEPARCO perché ci piaceva l’idea di coniugare due temi per noi fondamentali: cultura e sostenibilità. L’idea di istallazioni d’arte all’interno di un’oasi naturale straordinaria come quella del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è assolutamente in linea con il nostro impegno ultra-cinquantennale nel mondo della cultura, da un lato, e di attenzione all’ambiente che ci ha visto aprire un ufficio di protezione ambientale già nel lontano 1973, dall’altro”.

“Un secondo elemento ci legava, e ci lega ancora oggi, a questo progetto: il tema dei percorsi. Il visitatore del Parco, infatti, trova lungo i sentieri all’aria aperta opere di artisti straordinari. Allo stesso modo, noi abbiamo l’ambizione di accompagnare i nostri stakeholder sui percorsi della mobilità del futuro. Attraverso un approccio orientato alla tecnologia, senza mai dimenticare la centralità dell’essere umano e di tutte le sue forme di espressione”.

“Liberi Tutti”

Dopo il successo delle prime quattro edizioni, che hanno reso ARTEPARCO un percorso composito per la varietà degli artisti coinvolti – Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone e Sissi. Quest’anno grazie a Valerio Berruti il suggestivo contesto del Parco si arricchisce di una nuova inedita opera. “Liberi Tutti” è una scultura poetica e fiabesca, dalle dimensioni di circa tre metri per quattro, in cui un bambino, mentre gioca nella natura, sembra affacciarsi curioso da una roccia lasciandosi intravedere dai passanti.

“Sono molto felice di essere stato invitato a realizzare un mio lavoro site-specific per ARTEPARCO, un progetto che sposa pienamente la mia idea dell’arte. Cioè di creare opere immersive che dialoghino con l’ambiente e con lo spazio circostante cercando di esaltarlo al meglio”, afferma Valerio Berruti. “La bellezza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise mi ha ammaliato. Ho trascorso ore a camminare tra la natura stupendomi della bellezza degli alberi secolari, era tutto così meraviglioso da non riuscire a decidere cosa avrebbero potuto fare i miei ‘bambini’ in quel luogo fantastico”.

L’artista, dopo essersi imbattuto tra i sentieri del Parco in una roccia mastodontica, ha declinato la cifra stilistica che lo contraddistingue,  la rappresentazione dell’infanzia come messaggio universale, nella raffigurazione di un momento di gioco all’interno della natura. L’opera, imponente come un masso, è al contempo leggera come la vita ai suoi primordi. Questo primo momento dell’esistenza umana, in cui tutto ancora deve avvenire, è per l’artista uno strumento per instaurare una dialettica di reciprocità con il pubblico. Innescando un processo di identificazione capace di travalicare ogni differenza.

Le Foreste Vetuste sono Patrimonio UNESCO dal 2017 . Nella loro unicità evocano la bellezza di una natura fatata, riconducono l’artista all’incanto dell’infanzia, conducendo il pubblico in un viaggio da percorrere con meraviglia e spensieratezza.