L’iniziativa nasce dalla partnership tra BMW Roma, l’Accademia Nazionale dei Sartori, la Sartoria Ilario, l’Istituto Penitenziario di Rebibbia Nuovo Complesso e La Drapperia Vitale Barberis Canonico.
È arrivato alla sesta edizione il progetto “Made in Rebibbia. Ricuciamolo insieme”, che sposa la tradizione sartoriale italiana, attraverso una collaborazione tra BMW Roma, l’Accademia Nazionale dei Sartori e l’Istituto Penitenziario di Rebibbia Nuovo Complesso.
Mercoledì 26 giugno, nell’Area Verde dell’Istituto Penitenziario di Rebibbia Nuovo Complesso, ha avuto luogo la sfilata di fine anno del corso di sartoria. La passerella ha messo in luce le creazioni estive e invernali dei partecipanti a ‘Made in Rebibbia’, racchiudendo la proposta stilistica del laboratorio di Alta Sartoria sotto la guida esperta del Maestro sarto Sebastiano Di Rienzo, ex Presidente e Maestro storico dell’Accademia Nazionale dei Sartori.
Trenta pezzi unici tra giacche, gilet, pantaloni e cappotti, testimoniano il cammino degli otto allievi che hanno scelto di reinventare il proprio futuro attraverso la creatività.
Il cammino intrapreso da ‘Made in Rebibbia’ è un chiaro segno della volontà di contribuire al reinserimento sociale attraverso la formazione di figure professionali in grado di rispondere alle richieste e tendenze del mercato. Un esempio tangibile di questo successo è stato il reinserimento di uno dei detenuti, che ora lavora a tempo pieno presso la Sartoria Ilario, dimostrando così la validità del percorso.
“Made in Rebibbia – ha dichiarato il General Manager di BMW Roma, Salvatore Nicola Nanni – ha un claim che ci piace moltissimo: ‘Ricuciamolo insieme’. L’idea di essere parte di un’iniziativa orientata ad aiutare le persone a reinserirsi nella società è costitutiva dell’idea stessa di inclusione sociale. ‘Il lavoro nobilita l’uomo’ è un proverbio famoso attribuito ad un grande scienziato come Charles Darwin. Potremmo trasformarlo per questa occasione anche in ‘il lavoro nobilita le seconde opportunità’, quelle che ognuno di noi ha diritto di avere dopo aver fatto degli errori e averne pagato il prezzo”.
“Io credo che in questo senso – ha poi proseguito Nanni – la bellezza e la cultura, che sono intrinseche al progetto ‘Made in Rebibbia’, abbiano un ruolo straordinario nel percorso di recupero delle persone. Educare o rieducare al bello, aiuta a vedere l’esistenza da una prospettiva differente e con un orizzonte diverso”.
All’evento, oltre ad un gruppo di detenuti e ai rappresentanti dell’Accademia Nazionale dei Sartori, hanno partecipato il Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia Massimiliano Di Silvestre, l’Amministratore delegato di BMW Roma Salvatore Nicola Nanni, la Direttrice della Casa circondariale Alessia Rampazzi, e le massime autorità dell’Amministrazione Penitenziaria e Rappresentanti del Comune di Roma.
Nato nel 2017 da un’idea dell’ex Presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori, il Maestro Ilario Piscioneri, ‘Made in Rebibbia’ ha l’obiettivo di offrire alle persone detenute l’opportunità di acquisire competenze professionali, apprendendo l’arte del cucito, così da trovare lavoro in un laboratorio sartoriale una volta concluso il periodo di detenzione.
L’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione tra l’Accademia Nazionale dei Sartori, guidata dal Presidente Gaetano Aloisio e l’Istituto Penitenziario di Rebibbia Nuovo Complesso “Raffaele Cinotti”, diretto dalla Dottoressa Alessia Rampazzi, è sostenuto da BMW Roma ed è in linea con SpecialMente, il programma di responsabilità sociale d’impresa di BMW Italia. La Drapperia Vitale Barberis Canonico ha inoltre fornito i tessuti per la realizzazione delle creazioni.
https://www.press.bmwgroup.com/italy/article/detail/T0443485IT/sesta-edizione-della-sfilata-made-in-rebibbia-ricuciamolo-insieme-un-progetto-specialmente-di-inclusione-e-reinserimento-sociale-attraverso-l-arte-sartoriale
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