Il Teatro alla Scala di Milano ha rinnovato la sua flotta di veicoli, scegliendo tre BMW i3 come auto per la mobilità urbana del suo personale e per la gestione del business quotidiano.
La scelta del prestigioso teatro milanese si ispira a criteri di sostenibilità e di attenzione per l’ambiente e rafforza la collaborazione con BMW Italia che dallo scorso anno è divenuta socio Fondatore sostenitore del Teatro, oltre che tradizionale partner della Prima del 7 dicembre.
“Siamo orgogliosi della scelta effettuata dal Teatro alla Scala di Milano – ha dichiarato Sergio Solero, Presidente e A.D. di BMW Italia – perché testimonia come il mondo delle istituzioni e della cultura possano dare esempi concreti per stimolare il cambiamento e scegliere soluzioni più sostenibili per la mobilità urbana”.
“La sfida della mobilità elettrica – ha proseguito Solero – è una maratona che dobbiamo correre tutti insieme per portare il nostro Paese sulla strada dei più virtuosi esempi del nord Europa, dove legislatore, aziende, istituzioni e consumatori stanno andando nella stessa direzione. Ci auguriamo che l’esempio del Teatro alla Scala venga seguito presto anche da altri, accelerando il percorso verso la mobilità del futuro che, come amiamo ripetere, sarà autonoma, connessa, elettrificata e condivisa”.
“Un Teatro come la Scala, la cui storia e tradizione ne fanno un simbolo della Città e del Paese – ha aggiunto Alexander Pereira, Sovrintendente del Teatro alla Scala – ha il dovere di affrontare tutte le scelte con forte senso di responsabilità. Per questo siamo fieri di condividere con BMW Italia la sfida del cambiamento anche nel campo della mobilità sostenibile”.
“Tutti i progetti comuni a Teatro alla Scala e BMW Italia – ha continuato Pereira – sono caratterizzati dall’unione di eccellenza e spinta verso il futuro: mi piace ricordare in questo senso l’iniziativa “Grandi Opere per Piccoli” che ha portato decine di migliaia di bambini a scoprire l’opera insieme ai loro genitori: un contributo importante all’educazione delle nuove generazioni e alla formazione del pubblico di domani”.
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