Made in Rebibbia” l’iniziativa nata dall’accordo tra l’Accademia nazionale dei Sartori e l’Istituto penitenziario di Rebibbia, sostenuta da BMW Roma, ha portato, per il secondo anno consecutivo, in passerella i detenuti che hanno indossato i risultati del corso di taglio e cucito che hanno frequentato all’interno dell’lstituto penitenziario.
L’iniziativa “Made in Rebibbia. Ricuciamolo insieme”, che rientra nel progetto più ampio della rieducazione e del recupero, è partita nel 2017 grazie all’accordo tra l’Accademia Nazionale dei Sartori e l’Istituto penitenziario di Rebibbia e vede il sostegno di BMW Roma, filiale del BMW Group Italia che opera nella capitale, che ha finanziato l’acquisto di materiale didattico e attrezzature.
In passerella hanno sfilato, dopo la straordinaria esperienza dello scorso anno, le creazioni “Made in Rebibbia” che racchiudono la proposta stilistica del laboratorio di Alta Sartoria e rappresentano i risultati del secondo anno di corso: giacche, gilet, pantaloni interamente realizzati dai detenuti aspiranti sarti che frequentano il corso e che per una sera sono stati anche indossatori.
La finalità del percorso didattico è formare figure professionali in grado di rispondere alle richieste del mercato e di creare opportunità concrete di reinserimento sociale.
La scelta di BMW Roma di supportare il progetto dell’Accademia Nazionale dei Sartori e dell’Istituto Penitenziario di Rebibbia si inserisce nel quadro delle attività di responsabilità sociale di impresa del BMW Group Italia con il programma SpecialMente.
Gianluca Durante, Direttore Generale di BMW Roma, commenta così la decisione: “Oggi le aziende devono testimoniare il loro concreto impegno nella società attraverso iniziative e progetti che mirino a contribuire al miglioramento delle condizioni complessive del mondo in cui operano.
Noi di BMW Roma abbiamo abbracciato questo progetto tre anni fa perché crediamo che sia un esempio di come, attraverso il lavoro e la creazione di professionalità, sia possibile dare una seconda opportunità a persone che hanno commesso degli errori nella loro vita e che stanno scontando la loro pena in carcere”.
“Made in Rebibbia – ha poi concluso Durante – nasce proprio con questa ottima di re-integrazione e inclusione che è parte del nostro progetto di responsabilità sociale d’ impresa SpecialMente”.
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