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Obiettivo 3 – Centro di ascolto e avviamento allo sport paralimpico

Obiettivo3

Il progetto

Obiettivo 3 è un progetto ideato e fondato da Alex Zanardi, che mira ad avviare e sostenere persone con disabilità che vogliono intraprendere un’attività sportiva.

Il nome stesso rappresenta lo scopo del progetto: all’interno del più vasto gruppo possibile di persone disabili da reclutare e da avviare all’attività sportiva, riuscire ad individuarne
almeno tre che, col nostro sostegno e supporto anche economico, siano capaci di impegnarsi in una disciplina sportiva fino a ottenere la qualificazione ai Giochi Paralimpici.

Ma non solo. Il progetto vuole essere innanzitutto un centro di ascolto e un trait d’union tra lo sport e la disabilità, traducendosi nei fatti in un’azione importante e socialmente utile. Per questo motivo, all’aspetto agonistico, unisce anche un’azione mirata a promuovere la cultura e la pratica dell’attività sportiva paralimpica.

Metodo e reclutamento

Il reclutamento degli atleti si svolge presso ospedali, centri ortopedici e spinali, sui campi di gara e soprattutto attraverso la rete.

La selezione degli atleti con disabilità fisica avviene in stretta collaborazione con diversi enti sociali e territoriali che possono individuare e segnalare potenziali candidati. Lo scopo è quello di essere presenti su tutto il territorio nazionale, anche attraverso eventi e manifestazioni, oltre che sul web, dove gli aspiranti atleti possono inviare la propria candidatura tramite il sito e i canali social di Obiettivo3.

Il progetto aiuta i ragazzi selezionati a seconda delle loro necessità, offrendo loro un sostegno tecnico, economico e di preparazione atletica. Ciascuno di loro, entrando nella comunità, trova nei coach ma anche nei compagni dei punti di riferimento importanti per coltivare la loro passione attraverso anche lo spirito di gruppo.

Atleti e risultati

Obiettivo3 è nato, come dice il nome stesso, con l’ambizione di portare almeno 3 atleti alle Paralimpiadi di Tokyo. Missione compiuta, visto che ai Giochi giapponesi si sono qualificati quattro rappresentanti di Obiettivo3. In occasione delle Paralimpiadi successive il numero si è più che raddoppiato e a Parigi sono sbarcati dieci atleti sostenuti da Obiettivo3.

Ma se, come diceva il barone De Coubertin, “l’importante è partecipare”, vincere non è che sia così male. Sono cinque, in totale, le medaglie paralimpiche portate a casa dai rappresentanti di Obiettivo3.

La prima a Tokyo, con il bronzo di Katia Aere nel paraciclismo. Le altre quattro a Parigi: l’argento di Federico Mestroni (paraciclismo) e i bronzi di Daila Dameno (arco), Angela Procida (nuoto) e Ana Vitelaru (paraciclismo). Successi che rappresentano la punta di diamante di un palmares che conta anche su 22 medaglie ai Mondiali e 19 agli Europei. A queste si aggiungono decine di piazzamenti sul podio nelle gare internazionali di varie discipline, quasi un centinaio di titoli e record italiani e alcuni primati nell’IronMan, manifestazione alla quale abbiamo partecipato per cinque edizioni, sia a livello individuale che in staffetta.

Gli eventi

Per reclutare nuovi atleti, stringere contatti con altre associazioni e promuovere il progetto, Obiettivo3 organizza diversi eventi.

Progetto scuola: organizziamo in tutta Italia diversi incontri con gli studenti per permettere loro di conoscere la realtà paralimpica attraverso le storie degli atleti e la prova pratica dei mezzi.

Centri spinali: i nostri coach e atleti fanno visita a ospedali e centri spinali di tutta Italia per presentare il progetto e illustrare alle persone ricoverate, ai pazienti in riabilitazione e agli operatori sanitari, come si può ripartire attraverso lo sport.

Campus: una volta all’anno organizziamo una quattro giorni di incontro e formazione con i tecnici e gli atleti di tutte le discipline. Un’occasione di confronto e monitoraggio dei progressi che contribuisce all’aggregazione del gruppo. Durante l’anno vengono inoltre organizzati momenti di incontro e campus dedicati alle singole discipline.

In azienda: per aziende, enti e associazioni che fanno richiesta, gli atleti sono disponibili a raccontare la propria storia e il nostro progetto, in occasioni di meeting, convegni o eventi vari.